L'intensificarsi dell'agricoltura e l'utilizzo di pratiche agricole o corresponsabile, hanno provocato gravi danni all'ambiente: basta pensare al degrado all'impoverimento del suolo, all'inquinamento delle acque, per il massiccio uso di concimi chimici e pesticidi...



Una visione del Mondo che va oltre il limite della cultura materialistica



Cosa vuol dire “ecosostenibile”?


Si parla molto di ecosostenibilità o di sviluppo sostenibile e lo si fa in riferimento all'ambiente in cui viviamo, che dobbiamo migliorare dal punto di vista economico, sociale e naturale; perché ciò sia possibile si deve creare una comunicazione diretta e continua tra le risorse del territorio e le esigenze economiche e sociali di chi lo abita, evitando sprechi inutili e dannosi anche per le generazioni future. 

 Negli anni 70, il ricercatore giapponese Teruo Higa, professore dell'agricoltura tropicale all'università di Okinawa, allarmato per il percorso distrutto vivo che la ricerca scientifica nell'abito dell'agricoltura stava intraprendendo, di nuove concimi a base di ormoni, pesticidi ed è erbicidi tossici e altre ritrovate di sintesi per le monocolture.



Inizio a domandarsi se non ci fosse una via d'uscita diversa e più naturale che permettesse ugualmente il raggiungimento dell'aumento produttivo ed un miglior vigore delle piante.



Assillato di grave problema di salute dovute a delle sperimentazioni che pesticidi è a conoscenza dei numerosi studi sui danni ambientali prodotti da queste sostanze, cominciò a occuparsi di un nuovo metodologie di rafforzamento delle culture mediante microrganismi e batteri della fotosintesi con cui ottenere dei risultati eccellenti sui suoi frutteti sperimentali.



Solo quando, sconfitto l'ennesima volta, gettò la sua intera raccolta di microrganismi nel prato fece un passo decisivo senza saperlo. Infatti, dopo qualche tempo si accorse che in quell'angolo di prato era molto più verde e brillante.



Higa ne dedusse quindi che nell'ambiente naturale i microrganismi riescono a collaborare, seguendo quello che lui stesso  definì "il principio della dominanza".







Microrganismi neutrali opportunisti sono il 90% quelli negativi il 5% quelle positivi 5% vediamo come funziona "il principio della dominanza".




Microrganismi neutrali opportunisti sono il 90% vediamo come funziona, se usiamo il detergente chimici, gli opportunisti che sono il 90% si uniscono ai microrganismi negativi diventando il 95% negativi. Come è illustrato della figura sopra.


Microrganismi neutrali opportunisti sono il 90% vediamo come funziona, se usiamo il detergente Pro-biotici, gli opportunisti che sono il 90% si uniscono ai microrganismi positivi diventando il 95% positivi. Come è illustrato della figura sopra.



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